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In ortostatismo vengono osservati eventuali compensi patologici sulla base di quanto rilevato precedentemente in clinostatismo e con l’aiuto di alcuni test (navicular drop, heel rise test, pronation test, supination resistance test, Jack test) si è in grado di capire il grado di correggibilità delle deformità.
Lo studio della deambulazione inizierà con un esame generale del movimento nel quale si osserva la facilità di spostamento, la presenza di claudicazione o di marcia in posizione antalgica. In seguito si farà attenzione alla simmetria dei movimenti, all’alternanza dell'antero-retroversione della cintura pelvica, scapolare e bilanciamento delle braccia, all’ampiezza e al ritmo globale del movimento verticale e laterale del corpo. Infine si osserverà il comportamento del piede e di tutto l’arto inferiore nelle tre fasi del passo: contatto iniziale, appoggio intermedio e propulsione.
In aggiunta, durante la visita, il podologo può valutare la necessità di effettuare l’esame baropodometrico che serve a misurare le pressioni a terra dei piedi in statica e in dinamica.
La terapia per il paziente biomeccanico invece è diretta a prevenire che il piede compensi. Per far questo, si devono mantenere le proporzioni angolari tra l’avampiede, il retropiede, la gamba e il piano orizzontale (il terreno su cui il paziente cammina), permettendo perciò ai normali movimenti del passo di succedersi nella loro corretta sequenza. Facendo indossare al paziente un’ortesi funzionale correttamente costruita, il piede funzionerà vicino alla sua posizione neutrale (cioè non compensata). È in questa posizione che il funzionamento del piede è ottimale. È importante capire che un’ortesi funzionale non supporta l’arco, essa conserva la relazione angolare ossea tra il retropiede e l’avampiede durante l’intero ciclo del passo, permettendo solo una normale variazione di pronazione al momento opportuno ed evitando che la pronazione anormale sblocchi il piede. Poiché l’eziologia della maggior parte delle condizioni dei piedi che richiedono l’intervento chirurgico è la meccanica scorretta, è ragionevole pensare che per assicurare il miglior risultato chirurgico possibile, è essenziale ristabilire il migliore funzionamento possibile del piede del paziente. Il riallineamento delle dita, dare nuova forma e nuova posizione alle ossa, spesso non basta a correggere l’intera patologia sottostante o ad evitare gli effetti dei fattori estrinseci legati alla pressione proveniente dalle gambe. Di conseguenza le ortesi sono indicate dopo quasi tutte le procedure chirurgiche al piede.
Il ruolo del podologo è molto importante anche in età pediatrica per valutare la presenza di patologie come equinismo muscolare, sindattilia, sindrome pronatoria, sinostosi, clinodattilia, metatarso addotto, cammino in intra/extrarotazione, piede cavo di Charcot Marie-Tooth e attuare la più corretta terapia per la loro correzione.
La presenza all’interno di un team medico-sportivo del podologo è molto importante in quanto il piede soprattutto nella pratica sportiva è soggetto a continui conflitti e sollecitazioni che possono provocare vesciche cutanee, distorsioni alla caviglia, fasciti plantari, fratture da stress ecc.
Studiando accuratamente ogni movimento che fa parte del gesto sportivo di ogni singolo sport si possono realizzare delle ortesi plantari preventive di riequilibrio e stabilizzazione su misura che si possono adattare anche alla scarpa da allenamento e alla scarpa da competizione.
Il ruolo del podologo è continuo in quanto interviene sullo sportivo durante tutta la sua attività:
Prima della competizione interviene prevenendo problemi statici e dinamici apportando delle correzioni sulle patologie che sono state riscontrate nell’allenamento
Durante la competizione interviene sulle patologie che possono emergere rapidamente applicando anche delle ortesi mobili temporanee per trattare patologie acute come le tendiniti.
Dopo le competizioni invece il podologo risolve le patologie sopraggiunte durante la competizione.
Interessanti approfondimenti sui sotto riportati siti della nostra podologa Dr.ssa Camilla Avagnina